Le novità per i Lavoratori Frontalieri dal 2024: Cosa cambia ?

Dal 1° gennaio 2024 ha inizio una nuova fase per i lavoratori frontalieri che si muovono tra l’Italia e la Svizzera. La legge n.83 entrata in vigore a giugno 2023 e operativa dal 1° gennaio 2024 va a modificare l’accordo bilaterale già previsto tra lo Stato italiano e la Svizzera. La nuova legge indica il 17 luglio come data discriminante per distinguere tra i “vecchi frontalieri” e i “nuovi frontalieri”, i primi sono quelli per cui resterà operativa la tassazione tradizionale applicata esclusivamente in Svizzera, mentre ai nuovi verranno applicate le nuove regole. Da evidenziare che il 17 luglio è la data per distinguere i vecchi frontalieri dai nuovi, mentre la nuova normativa sarà in vigore dal 1° gennaio 2024.

Chi è il lavoratore “frontaliere”?

  • chi risiede fiscalmente nei comuni italiani i cui territori ricadono per intero o anche solo parzialmente in una fascia di 20 km dal confine con la Svizzera (è presente un elenco con i comuni);
  • chi svolge un’attività di lavoro dipendente nell’area di frontiera Svizzera per un datore di lavoro o una stabile organizzazione che vi ha la residenza;
  • chi ritorna per lo più quotidianamente nel proprio Stato di residenza

Rispettando i requisiti elencati, se un lavoratore è stato identificato come frontaliere prima del 17 luglio sarà soggetto al vecchio accordo, se dovesse essere identificato come frontaliere dopo il 17 luglio allora sarà soggetto alle previsioni del nuovo accordo (a partire dal 1° gennaio 2024).

In dettaglio, si definisce “vecchio frontaliere” colui che tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 ha rispettato i requisiti elencati sopra, o colui che tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 li ha rispettati anche per un periodo di tempo minore e limitato.

Cosa prevede la nuova normativa?

La nuova legge introduce il concetto di tassazione “concorrente” in cui si prevede l’applicazione della tassazione italiana ma rispettando comunque il criterio del credito d’imposta per le imposte versate in Svizzera.

Quindi, mentre per i “vecchi frontalieri” era prevista la sola tassazione da parte dello Stato svizzero e nessuna tassazione italiana (ovviamente sui soli redditi prodotti in Svizzera), per i “nuovi frontalieri” si applica invece l’imposta “concorrente”.

In conclusione, per chi fosse diventato frontaliere dopo il 17 luglio 2023, sui redditi conseguiti in Svizzera a partire dal 1° gennaio 2024 verrà applicata la nuova tassazione; quindi, le aziende svizzere cominceranno a trattenere l’imposta alla fonte sugli stipendi dei nuovi frontalieri, dopodiché il lavoratore, a partire dalla dichiarazione 2025 (redditi 2024) pagherà l’IRPEF dovuta allo stato italiano con il criterio del credito d’imposta, ove applicabile, sui redditi da fonte estera.

Il fenomeno dei lavoratori frontalieri è sempre più frequente, soprattutto per alcune categorie. Programmare la propria posizione fiscale per un lavoratore frontaliere è fondamentale per non incorrere in sanzioni o contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, affidarsi alla gestione di un professionista potrebbe aiutarti in questo.

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